Dietro i sipari
Dietro i sipari, dietro i calamai,
dietro i falsi poeti
dietro i soliti dubbi, dietro i vetri appannati,
dietro la pioggia di un fine Settembre,
ognuno di noi si sbatte per essere eterno.
La maschera più adatta a te (parte I)
Scegli il tuo ruolo,
indossa la maschera che credi più adatta a te.
Scegli il tuo posto finché il palco è vuoto
prima che lo scelgano per te.
Se resti solo forse troverai qualcuno che ti aiuterà,
se resti solo ma ti impegni a fondo
qualcuno ti ascolterà ma non ti capirà.
Qual'è il segreto, l'azione giusta
per farsi ricordare ?
Qualsiasi cosa è già stata detta
e tutto sembra così banale
Così l'attore rimane immobile
sotto le luci dei riflettori
improvvisando la sua commedia
per gli ultimi spettatori
La strada dei ricordi
A volte bussano i ricordi
e come una pellicola di un film
sganciata dalla guida, scorrono immagini
L’amore : la prima vera commedia
...ecco infiltrarsi piano i tuoi ricordi...
...ecco tra quale polvere tracciare
la strada che porta dentro il ricordo di te
Annecy
Quel che ricordo è il lago intorno.
Annecy di notte ... lumières ... enchanté....
E lunghi passi verso il centro,
io e lei da soli, ricordi le luci
ondeggiare sul margine ?
Non ho più il tempo
o forse il tempo non crede in me ;
tra il mondo che vivo e il mondo che ho dentro
c'è un mondo in silenzio e vuole te.
I lunghi treni dell' Inverno :
vapore e neve si univano da lontano.
Ricordi quando hai perso gli orecchini
e, chinati a terra, ridevamo ?
Ricordi i cuori scritti sui gradini,
e i giorni spesi invano ?
Non ho più il tempo
o forse il tempo non crede in me ;
tra il mondo che vivo e quello che ho dentro
c'è un mondo in silenzio e chiede te.
Hai fermato il tempo ? Io no.
Vivi quel che hai dentro adesso ? Io no.
Trovi ad ogni sbaglio un senso ? Io no.
Un viaggio a volte è una scusa solo per parlare.
Ricordo quanto hai pianto
quando ho detto: "Devo andare..."
Nell'ovattato silenzio
ogni favola sparita
ed ogni lacrima un diamante.
Non ho più il tempo
o forse il tempo non crede in me ;
tra il mondo che vivo e quello che ho dentro
ho un mondo in silenzio, e vuole te.
Hai fermato il tempo ? Io no.
Credi ad ogni sentimento ancora ? Io no.
Trovi ad ogni sbaglio un senso ? Io no.
Vivi quel che hai dentro adesso ? Io no.
Unici ed irripetibili
Ritracciando i giorni
in cui eravamo unici ed irripetibili
ma solo adolescenti in fuga da noi stessi
...e la ragazza dai seni piccoli
voleva far parlare di sé...
Ombre su fuliggine
Cosa si prova in certe notti, non si può dire qui.
Stretti per mano in cerchi stretti,
amici per sempre e liberi.
Tra noi, erano anni, era un sogno: quello di fuggire via.
Tra noi l'adolescenza ci univa quasi in una malattia.
Dalle officine ai grigi uffici: quel che è il domani è qui.
Scarti di vite troppo strette per poter viverci.
Ma noi, in vecchie auto di notte
in fuga per distinguerci.
Ma noi, senza lasciare più tracce
e gridando fino ai brividi.
Perché no ... non volevamo più regole,
non volevamo assomigliare a nessuno.
non volevamo più sentire parole.
Per questo in quella notte
scelsi di fuggire.
Se guardi bene la notte vedrai che sarà
un' ombra nera su fuliggine
ed io vestito in nero
vorrei distinguermi,
vorrei sentirmi vivo qui.
Così, ebbri di vita, la notte ci stava trascinando via
Così, negli isterismi la gioia nasconde la malinconia
Ma no, niente parole da dire
No, niente orizzonti verso i quali vedere
Senza ideali verso i quali viaggiare
siamo solo gocce di sogni
che si asciugano al sole...
Se guardi bene la notte vedrai che sarà
un' ombra nera su fuliggine
ed io vestito in nero
vorrei distinguermi,
vorrei sentirmi vivo qui.
Se vuoi, in silenzio,
prepara le cose da portare via,
se vuoi, puoi riempire valigie
di noia e di malinconia
Ma vivi, lotta per ogni speranza
Vivi, per ogni cosa che manca
Vivi, senza ideali non si fugge da qui...
E noi tornammo al mattino
al nostro solito letto.
Se guardi bene la notte vedrai che sarà
un' ombra nera su fuliggine
non è vestendo in nero
che potrai distinguerti,
che potrai sentirti vivo qui.
Tra buio ed ombra
(giovane principessa)
Giovane principessa, è chiara la tua ambizione
di non sentirti ombra nel buio
sciogli i tuoi capelli, scegli il tuo rossetto
scegli tra i tuoi sogni il tuo futuro
Non conta quanto dentro tu sia fragile
non conta quanta gente è come te
Hai scelto la tua strada, hai scelto i riflettori accesi
hai scelto un “obiettivo” per cui muoverti
Ti spogli lentamente, brividi sulla tua pelle
mentre oscure umanità ti osservano
Un giorno forse si parlerà di te
In qualche scintillante articolo a più pagine
E asciugherai le lacrime con i sorrisi
calpesterai i ricordi dietro di te
vivrai i tuoi giorni brevi come respiri
ma dimmi sarai davvero orgogliosa di te ?
Inconsapevolmente ripensi al tuo passato
durante un breve “break” in camerino
il cuore si è fermato, nessuno ti possiede
il corpo può comprarti chiunque sia vicino
Tua madre un giorno sarà fiera di te
e vedrà in te quel che lei non è....
E asciugherai le lacrime con i sorrisi
calpesterai i ricordi dietro di te
vivrai i tuoi giorni brevi come respiri
ma dimmi sarai davvero orgogliosa di te ?
Heidelberg Suite
Dalle fermate che portano
gente verso il centro città
mi fermo a guardare lo sciame scorrere via
Il grigio incorniciato nei muri sparge malinconia
ed il cielo è un mosaico
tagliato dai fili dei tram
Ciascuno, in fondo, ha trovato
una ragione per trovarsi qui ;
ciascuno dichiara
d’avere ancora da imparare
Ma allora tutti fingiamo,
è chiaro fin da sempre
che in questa fiction cerchiamo qualcosa
a cui poterci aggrappare.
Ma la realtà mi dice “Dio non esiste ! “
e nessun pugno al cielo
riconsegna il tempo indietro....
Credo sia questa lotta d’ogni giorno
contro ogni clessidra
a fare parlare la parte peggiore di me
Ad Heidelberg alcuni anni fa
ricordo ancora una ragazza
ed il suo violino
voltata verso Marktplatz cantava
ed io non capivo le parole
ma sentivo vibrazioni
ed ecco questo è quello che noi siamo
parole e suoni e immagini e sogni
senza alcun significato
come spazi tra le righe
come elenchi di ricordi
aspettando chi c’interpreterà
Invano
cerchiamo
qualcosa
e fingiamo
Le cose che ho
In un dissidio legale
si comprendevano a stento le parole
un uomo scese le scale
e si diresse verso i vetri aperti al sole
Corse la gente a guardare,
la folla intorno restò immobile per ore
come sabbia gettata sul mare
ce ne andiamo senza pronunciar parole...
Ma c’è qualcosa, che sussurrando piano, ora mi dice
“chi segue un sogno, lascerà qualcosa ”
E non comprendo questa miriade d’intuizioni adesso
Fingo me stesso e sono attimi le cose che ho....
Fiction
Disse un uomo senza nome guardando l'orizzonte:
"Non inciampare nei sogni, guarda dove vai ! "
"Forse hai qualcosa da dire,
ma le parole ingannano la gente
e la poesia non ha sfamato mai ."
Senza sorridere ho imparato anche a perdere
senza nascondermi ho imparato a stare qui
terra di zingari senza mete da raggiungere
piccole anime senza attimi da spendere
C'è qualcuno in lacrime, dorme sotto la tua pelle
C'è un uomo immobile sotto un cielo senza stelle
Prigioniero di una terra arida,
sono attimi le cose che ho.
Portami fuori stasera
in mezzo a tante luci, a tanta gente
dove ci si può scordare di sentirsi giù
Madre, madre guarda, tuo figlio è solo veramente:
parla e digli che c'è qualcosa in più
oltre le immagini delle notti che ho passato qui
una ragazza, i suoi fianchi
e le sue spalle piene di lentiggini
luci di macchine-meteore in una notte torrida
muovo le spalle e sono solo
ormai da secoli
C'è qualcuno in lacrime, dorme sotto la tua pelle
C'è un uomo reduce da una vita senza guerre
Prigioniero di una terra arida,
sono attimi le cose che ho.
Senza sorridere ho imparato anche a perdere
senza nascondermi ho imparato a stare qui
terra di zingari senza mete da raggiungere
piccole anime, senza attimi da spendere
C'è qualcuno in lacrime, dorme sotto la tua pelle
C'è un uomo immobile sotto un cielo senza stelle
Prigioniero di una terra arida,
sono attimi le cose che ho
Né ora né mai
Ok, dimentichiamo i sogni
vediamo che offre la realtà :
un invitante gioco a premi
ed il nirvana della pubblicità
Non sono me stesso
ne ora né mai
non sono me stesso
Potrei passare notte dopo notte
da un letto all’altro, di città in città
potrei spogliare mille donne
potrei sognare lussuria e vanità
No... non sono me stesso
non potrei mai
non sono me stesso...
qualcosa spinge fuori...
Sarà pazzia ! ! !
Tracciare i confini del Nord
per poche misere idee
Cantare inni a braccia tese ? No
Non voglio nazioni né bandiere
Non sono me stesso
non potrei mai
non sono me stesso...
qualcosa spinge fuori...
Sarà pazzia ! !
Meglio restare SOLI
Una volta sola
Una volta sola sii sicuro di te
in fondo, di cos'hai bisogno tu per vivere ?
Una volta sola credi in quello che sei:
hai un mondo fuori
e dentro un mondo da descrivere.
In fondo hai tutto, sai ?
Hai un paio di scarpe nuove,
un ombrello ed un cappello per girare il mondo.
Una vecchia radio, qualche libro impolverato,
un'agenda per non dimenticare i sogni.
Qualche volta eppure nella vita, lo sai,
può capitare di trovarsi bene soli.
Quante volte ancora nella tua vita cercherai
un riparo per fuggire i tuoi timori.
Finestre aperte, luci accese,
bottiglie vuote per la stanza vuota,
in fondo, hai tutto quel che vuoi.
Forse sei indifeso come un bambino che sorride
sotto la nebbia all'alba dell' Inverno.
Ma come fai, quando rimani nel silenzio,
a non sentire tutto il tempo
che hai già perduto così ?
Ma come fai, quando ripensi alle parole
che hai usato per descrivere i tuoi Sogni ?
Ma ora in punta sui tuoi piedi,
fuori di qui, fuori di qui.
I giorni vuoti erano ieri,
fuori di qui, ora fuori di qui.
Qui hai la tua vecchia radio,
hai il tuo paio di scarpe nuove,
il tuo ombrello, il tuo cappello
e fuori c'è il sole.
Credimi, siamo uomini vuoti
se ci va bene così.
Ma come fai, quando rimani nel silenzio,
a non sentire tutto il tempo
che hai già perduto così ?
Ma come fai, quando ripensi alle parole
che hai usato per descrivere i tuoi Sogni ?
Ma come fai, quando ripensi alle parole
che hai usato per difendere i tuoi Sogni ?
Il destino di tutti
E’ nel destino di tutti
provare almeno una volta ad essere eroi
E’ nel destino di tutti scoprirsi un giorno,
improvvisamente, buffi clown
senza più parole, senza più valore
e non saperne ridere, e non potere scegliere
Vedo solamente immagini,
luci su uno schermo che sa di umanità
Attraverso mezzi ipnotici lottano in me stesso
fiction e realtà
Siamo metà di quel che appare
ogni macchina per fingere è infernale
E’ il destino di tutti
trovarsi un giorno lontani
da ciò che volevi per te,
di spalle a tutti i tuoi sogni....
ma se saprai cambiare,
se saprai davvero quel che vuoi per te,
questa commedia non ti ingannerà.
Vedo solamente immagini,
figure su uno schermo che sa di umanità
Attraverso mezzi ipnotici lottano in me stesso
fiction e realtà
Siamo metà di quel che appare
ogni macchina per fingere è infernale
E’ il destino di tutti
scoprirsi un giorno a confronto
di modelli visti in TV
ma è un inganno solamente
guarda,
ogni uomo dentro è uguale
sia che rida per la strada
sia che sia in televisione
sia che stia in un sottoscala
lascerà di sé qualcosa
ogni uomo dentro è uguale
sia che pianga per la strada
sia che cerchi solo amore
sia che reciti parole
lascerà di sé qualcosa...
La grande commedia
Vedo colonne di fumo alzarsi
verticalmente sulla pianura
vedo gli spiriti dell’Inverno
discendere in nebbia tra giorno e sera
E’ un’imponente scenografia
creata per una parte breve
e il suo contorno è così irreale
come cenere accesa sotto la neve
Niente da decidere
sui plateaux pieni di polvere ;
siamo interpreti del limite,
aspettando il tempo che verrà
E’ una grande commedia
sempre da ricominciare
siamo attori dietro una maschera
senza poter parlare
E’ una grande commedia
sempre da reinventare
per questa nostra interpretazione
diteci chi pagherà
E mentre nulla sembra restare
eternamente su questa scena,
un pittore traccia un suo ricordo
di una lontana Primavera
C’è del colore sparso sopra un muro,
nuova matrice d’espressione
ed un veggente è schiavo del futuro
a cui non sa dare spiegazione
Niente da decidere
Sui plateaux pieni di polvere ;
siamo interpreti del limite,
aspettando il tempo che verrà
E’ una grande commedia
Sempre da ricominciare
Siamo attori dietro una maschera
Senza poter parlare
E’ una grande commedia
Sempre da reinventare
Per questa nostra interpretazione
Diteci chi pagherà
Risveglio sotto la pioggia
Oggi piove,
non c'è nessuno per le strade,
gocce senza rumore,
il mondo è immobile,
osserva.
Oggi piove
Ma c'è qualcosa di speciale:
apro porte, battenti e finestre
e corro fuori casa
Quartieri,
sotto il temporale
uscite per le strade
è festa oggi
si può danzare
Perché non c'è più trucco
Né maschere sul mio viso
Né pubblico da divertire
Io ora vivo.
La maschera più adatta a te (parte II)
Scegli il tuo ruolo,
indossa la maschera che credi più adatta a te.
Scegli il tuo posto finché il palco è vuoto
Prima che lo scelgano per te.
Se resti solo forse troverai
Qualcuno che ti aiuterà,
se resti solo ma ti impegni a fondo
qualcuno ti ascolterà ma non ti capirà.
Ma verrà un giorno in cui il tuo trucco
Sotto una lacrima si scioglierà
Quello è il momento. Vieni fuori.
Respira aria libera.
Perché l’applauso d’ogni spettatore
è una catena intorno a te
e l’attore non può morire
senza aver provato a vivere...
Se vuoi, tra noi
Potremmo ancora improvvisare
Se vuoi, possiamo scegliere il finale
Se vuoi, la mia parte
Potrebbe essere banale
ma vedi, non ho imparato a recitare
Cammina senza il tuo cerone,
getta occhiate un po’ più in là
probabilmente, per la strada,
nessuno ti riconoscerà :
così l’attore rimane immobile
lontano dai suoi riflettori
ma ora nel cuore è un uomo libero
che torna al mondo e ai suoi colori
Se vuoi, tra noi
Potremmo ancora improvvisare
Se vuoi, possiamo scegliere il finale
Se vuoi,
la mia parte potrebbe essere banale
ma vedi, non ho imparato a recitare
© 1998 Incommunicado. Tutti i testi di Fabrizio Luglio.
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