Mobirise

Musica per Gerani. Una nuova direzione, in stile cantautoriale, uno spunto per trattare i grandi temi dellattualita' in un'atmosfera onirica e senza tempo. L'album è il frutto di anni di selezione e arrangiamento di materiale scritto dopo la pubblicazione dell'Alba del Viaggio e si avvale della collaborazione di Marco Bertoni, produttore e fonico bolognese coinvolto nel progetto SONDA. Registrato al "Gulp Recording Studio" di Torino e "Ghee Studio" di Bologna.

DOMANI E’ SABATO

Lei si avvicina e dice:
getta il tuo orologio
stasera siamo liberi
domani è sabato

Lei dice: getta una moneta
tra le acque limpide del cuore
e il sogno già si avvera
domani è sabato

Non c’è più traccia di te
dentro la mia stanza
La solita storia si ripete da sé
quando domani è sabato
Non c’è passione più in te,
ti vedo così stanca
La solita storia si ripete da sé
quando domani è sabato

Si respira nell’aria stasera
dalle finestre che danno per strada
che fuori è già primavera
mentre piove per le strade di Roma 

Sdraiata lei inizia a dire:
che pensi, che sorridi, che cerchi?
possiamo far l’amore o uscire
domani è sabato

Non c’è più traccia di te
dentro la mia stanza
La solita storia si ripete da sé
quando domani è sabato
Non c’è passione più in te,
ti vedo così stanca
La solita storia si ripete da sé
quando domani è sabato

Fammi sentire unico stasera,
stupiscimi ancora
portami in luoghi
a cui apparteniamo solo io e te
senza weekend, abitudini e noia

Perché se non ci credi nulla c’è,
non c’è niente più di quello che vedi
niente oltre questo suolo
inchiodato ai tuoi piedi
mentre stanotte puoi volare via
perché… domani è sabato

POLVERE NEL SOLE

Sulle strade in viaggio nella polvere
questa gente parla o dorme,
o guarda il mondo scorrere

dietro vetri in plexiglass
ogni giorno in cerca di un domani
siamo in tanti e, se soffia, il vento
puoi sfiorarci con le mani

Dimmi vedi anche tu
le stelle accese o i neon blu ?
non senti che danzi insieme a me
come polvere nel sole ?

Sei tu che puoi cambiare tutto o niente
non possono buttarti giù
non senti che danzi insieme a me
come polvere nel sole ?

In uffici e stanze stroboscopiche
puoi scambiare la tua anima
per un contratto a termine

Lasciami sognare ancora
chè questa vita è la mia vita
siamo auto ferme in coda
su una strada senza uscita

Dimmi vedi anche tu
le stelle accese o i neon blu ?
non senti che danzi insieme a me
come polvere nel sole ?

Sei tu che puoi cambiare tutto o niente  
non possono buttarti giù;
non senti che danzi insieme a me
come polvere nel sole ?

Dimmi vedi anche tu
le stelle accese o i neon blu ?
non senti che danzi insieme a me
come polvere nel sole ?
 
Sei tu che puoi cambiare tutto o niente  
non possono buttarti giù
sei in balìa del vento come me   
come polvere nel sole ? 

ANCHE IO SONO PASSATO DA QUI

E questo sei tu
ma oltre al tuo nome c'è di più
di chi ti osserva e giudica
e non sa scendere più in giù
come faceva già tuo padre
come fai ora anche tu
e ogni emozione poco appare
ma dentro pesano milioni di stelle
quando senti che sei vivo
e vorresti urlare anch’io
sono passato da qui

E questo sei tu
che tenerezza che ora fa
questo bambino ancora in te
così testardo e fragile
che non si arrende alla realtà
e se ci pensa trema un pò
perché la vita è un brivido
quanti milioni di perdenti intorno
e tu a provare a riprovare
per sentirti vivo e dire
anch’io sono passato da qui…

…per credere
che un senso c’è
a certi giorni così inutili
a queste notti chiusi in macchina
imitando la felicità
per non buttarci via così

E questo sei tu
perché oltre a un nome c’è di più
più dei compromessi di ogni giorno
più della mediocrità che hai intorno
di più dei pranzi a presso fisso
di più di scarpe al buio addosso
di più, di più, di più…
che il tempo è poco ed è già domani
che il mondo ascolta un solo istante
e poi mai più
e adesso a dirlo ci sei tu
“anch’io sono passato da qui”

TAGLI DI LUCE

Lei attraversa la sua stanza
nascosta dietro i vetri
nel silenzio del mattino

Lei ha le fate intorno a sé
e piano chiude gli occhi
tra i pensieri da bambina

Tu ora resti qui, è tutto quello che ora so
non piangere così, non ascoltarli

Lei vive a fianco a me
la sento ogni mattina
prepararsi per la scuola

E c’è un’altra volta un’altra storia
e dalla stanza ascolta
loro litigare ancora

Tu ora resti qui, è tutto quello che ora so
non piangere così, si cresce un poco
e prima o poi si vola via da qui

Scalza nell’alba e dentro il silenzio
segni di pace, tra questi tagli di luce
che nell’aria danzano intorno a te, con te
Scivola piano in mezzo alle ombre
tra questi tagli di luce
che riportano la speranza che ora non c’è

Io ora resto qui, con il coraggio che non ho
ti immagino così, si cresce un poco e
prima o poi, si vola via da qui

Scalza nell’alba e dentro il silenzio
segni di pace, tra questi tagli di luce
che nell’aria danzano intorno a te, con te

Dentro la stanza, luci soffuse,
tra questi tagli di luce
che riportano la speranza
mentre io penso a te, a te…
tra questi tagli di luce
che nell’aria danzano intorno a te, con te

Scivola piano dentro le ombre
tra questi tagli di luce
con la mano dietro i vetri, tu sorridi a me

LETTERA A GIULIA

Piccola Giulia, che ancora non sai parlare
il mondo per te è così grande
che non ti stanchi a guardare

Dalle riviere a spiagge vuote in gennaio
a nebbie e grigie pianure
amo la terra in cui sono nato

C’è un mondo nuovo via di qui
oggi la gente parte e dice che è andata così
che ci saranno nuove case, nuove città
che non c’è odio né rancore in America

Fratelli uniti dalla miseria e dal fato
svenduti in qualche mercato
che ci ha portato distante

Piccola Giulia, oggi andiamo lontano
tieni quest’uomo per mano
perché non ha più radici

C’è un mondo nuovo via di qui
oggi la gente parte e dice che è andata così
che ci saranno nuove case, nuove città
che non c’è odio né rancore in America
America…

C’è un mondo nuovo via di qui
oggi la gente parte e dice che è andata così
che ci daranno nuove case, nuove città
e ricordi nel cuore d’America

BAZAR

Hey, come stai ?
Parli di te e dei tuoi guai.
E’ un grande bazar
troppi colori gridati :
è facile sentirsi un po’ giù.

Hey cosa fai ?
Vedo una lacrima cadere giù
Sguardo sorpreso
da bambina delusa :
dici il mondo non si accorge di te.

Ma oggi puoi fidarti di me
se vuoi qualcosa in cui credere
e puoi tornare a sorridere

Io non ho che una vita normale da offrire
non so come fingere o provare a stupire
anch’io a volte in silenzio
danzo sul ghiaccio sottile

Così ci incontriamo e prendiamo per mano
così non sappiamo quanto andremo lontano
ma è il destino che oggi
vuole che io mi curi di te

E oggi puoi fidarti di me
se vuoi qualcosa in cui credere
e puoi tornare a sorridere
Perché da oggi puoi fidarti di me
sarò tuo amico e tuo complice
custode di ciò che vuoi e non c’è

Hey, bambina delusa
il tuo mondo non si accorge di te…

Ma oggi puoi fidarti di me
se vuoi qualcosa in cui credere
e puoi tornare a sorridere
Perché da oggi puoi fidarti di me
sarò tuo amico e tuo complice
custode di ciò che vuoi e non c’è

DEVI FARE PIANO CON CLAUDIA*

E non è facile,
è tutto un togliere e mettere
se ami solo lei…

Ricordo che dalla sua stanza
il bagno era lontano pochi metri
se di notte mi alzavo per pisciare
io mettevo tutta l’attenzione
perché per Claudia il silenzio era d’oro;
speciale

Se tiravo l’acqua, Claudia si incazzava
ma se non lo facevo
si incazzava il giorno dopo
pisciavo allora nel terrazzo
e vedere quei gerani crescere
era per me una gran soddisfazione

Ma non è facile,
è tutto un togliere e mettere
se ami solo lei, è un disfare e ricucire
è una sporca Odissea
di cuori naufraghi nella marea
è sapere che a volte
non vorresti amare mai

Bene. Adesso mi vedo con un’altra
Non viviamo insieme,
ma non so bene il perché
forse non voglio mai vedere
i vestiti della sera
già pronti sul suo letto dalle tre
forse voglio osservarla
quando scende tutta a posto
e portarla a casa se va a me…
e pisciare appoggiato
sempre alla stessa mattonella
tirare l’acqua ascoltando…
un po’ di musica

o la pioggia che cadrà
poter scegliere stanotte dove dormirà…

è una sporca Odissea
di cuori naufraghi nella marea
è sapere che a volte
non vorresti amare mai

E non è facile,
è tutto un togliere e mettere
se ami solo lei, è un disfare e ricucire
è una sporca Odissea
di cuori naufraghi nella marea
è sapere che a volte
non vorresti amare mai

FERITI MA VIVI

Che siamo folli lo sapevo già
che mi emoziona il suono del tuo nome
che il tempo passerà e cancellerà
questa nostra passione

E’ un incidente sulla nostra via
se siamo soli dentro casa mia
se ti stai spogliando già
e ritornerà per sempre l’emozione

vivi, vivi, vivi, siamo vivi
in questi abbracci sotto il cielo
vivi, vivi, vivi così vivi
questo conoscersi da zero
questo rinascere se arrivi
questo morire via da te
questo lasciarci ora così

feriti ma vivi
e rideremo di queste nostre cicatrici
feriti ma vivi

Ho sognato dove stai,
ti ho immaginato dentro casa tua
gettata un giorno scalza nella vita,
bambina crescere,
le labbra rosa negli abiti di scuola,
negli abiti da sposa
sognare il tuo futuro

vivi, vivi, vivi, siamo vivi
per questi baci sul tuo seno
vivi, vivi, vivi così vivi
e questo giorno è già segreto
questo cercare di fuggire
per poi ritornar da te
questo sentirsi immensamente

feriti ma vivi
per riscoprire un giorno
queste cicatrici

vivi, vivi, vivi, siamo vivi
ma nulla sanno le persone
vivi come due bambini
in bici sotto un acquazzone
perché è pazzia cercare le tue labbra
ma è anche pazzia rinunciare a te
perché la vita ci sorprende ancora e…
senza follia quale vita c’è ?

feriti ma vivi

RICORDATI DI ME

Apri appena un poco gli occhi
e già rivedi corse folli
di una notte che è poche ore fa

E lei ride mentre resti indietro
e guardi la sua schiena
correre verso l’ultimo metrò
…e bastava un solo istante
a raggiungerla per sempre

Ricordati di me
ora che il mondo torna a prenderti
ora che il vento può sorprenderti
per queste strade senza me

Apri appena un poco gli occhi
quante vite non hai scelto
quante strade quanta la tua ingenuità

E Parigi oggi è quella camera d’albergo
quelle carezze di una notte
quel silenzio che scende fino qua
…come pioggia dietro un vetro
o mascara sul suo viso

Ricordati di me
ora che parti e l’alba è al limite
ora che il tempo sembra perdersi
mentre dormi a fianco a me

Ricordati di me
dei nostri corpi nudi e giovani
perché è un istante questo arrendersi
ed il ricordo più non c’è

Ricordati di me

PRIMA DELLA BATTAGLIA

Questa sera mi sento così stanco, capita
si può vincere o si può perdere,
ed io ho perso le parole
e ti osservo mentre dormi così fragile e indifesa
e penso a me e penso al tuo domani

Ti auguro di esser forte
in quello che farai
e se non vincerai ogni volta
non ti fermare mai
che non c’è onore e gloria
senza un po’ piangere
e tu prima della battaglia
pensa a me

Guerrieri stanchi in fragili armature
attraversano la notte, li sento parcheggiare
Io posso solo andare avanti,
combattere al mattino
e se avrai bisogno, mi troverai vicino

Ricordati d’esser forte
in quello che farai
e se non vincerai ogni volta
non ti fermare mai
che non c’è onore e gloria
senza un po’ piangere
e tu prima della battaglia
pensa a me

Dietro ai vetri e nella pioggia di settembre
tu non essere mai triste, come me

Scalcia in mezzo a queste foglie di novembre
tu non essere mai triste, come me

Per le strade ed in mezzo a questa gente
tu non essere mai triste, come me

Perché è incantevole la vita intorno a te
non essere mai triste
e pensa a me

LENTO CRESCERE

Dietro le porte in fronte a me
che si aprono piano
stanze vuote e polvere
e vedo questo bambino
guardare verso i cieli blu
e l'orizzonte lontano
ma camminando fin laggiù
il suo orizzonte è cambiato….

Equilibrio sempre instabile
questo lento crescere
niente attese, solo quel che c'è
questo lento crescere
Una zattera sul mare
e punti di domanda verso cui approdare
è sorprendersi di sé
questo lento crescere

Ti stringi al buio a fianco a lei
senti la pelle sua
e i tuoi pensieri volano
tra le ombre della mattina
vecchie domande tornano
confuse in nuovi colori
e piano si attorcigliano
niente di nuovo là fuori

Equilibrio sempre instabile
questo lento crescere
niente attese, solo quel che c'è
questo lento crescere
Una zattera sul mare
e punti di domanda verso cui approdare
è sorprendersi di sé
questo lento crescere

Scivolo, sospeso
come quando ero un bambino
come quando stavo solo

Scivolo, sospeso
come echi di gocce che cadono
da un rubinetto lontano


 (C) 2011 Fabrizio Luglio - Tutti i diritti sono riservati
Devi fare piano con Claudia* testo di F.Luglio / P.Bottai

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